Oggi vedremo cosa accade con Pignoramento casa cointestata, quali sono i rischi per i proprietari? E i rischi sono gli stessi per tutti i comproprietari?
Oggi analizziamo il caso in cui un’immobile in atto di pignoramento abbia più di un proprietario, quindi una casa cointestata in pignoramento. I provvedimenti verranno presi in ordine generale o per un singolo proprietario?
Scommettiamo che ti stai ponendo le medesime domande se sei qui, quindi vogliamo darti una risposta chiara e corretta soprattutto, sotto il punto di vista giuridico ed economico.
Questi casi capitano, quando ad esempio si acquista una seconda casa a mare, quindi una casa per le vacanze. La quale molte volte viene
acquistata con amici o con un amico, facendo questo investimento insieme o nella maggior parte dei casi, una casa ereditata e divisa insieme a vari fratelli e sorelle.
E se uno dei proprietari stia passando guai finanziari e diventi un debitore? I diritti dei vari proprietari verranno mantenuti?
Quindi andiamo ad affacciarci nell’argomento di oggi, il pignoramento di un immobile in comproprietà e quali sono le dovute conseguenze, e nel caso come poter evitare guai finanziari anche per tutti gli altri proprietari.
Alla fatidica domanda se uno dei proprietari sia in guai finanziari e quindi possa riversare problemi all’immobile, la risposta è sì.
Quindi una casa in comproprietà non è coperta al pignoramento, nonostante abbia più proprietari. Infatti se uno dei comproprietari è sotto delle procedure esecutive, anche una casa in comproprietà può essere presa come bene dell’individuo ed espropriato e venduto all’asta, come qualsiasi bene.
Però questo dovrebbe avvenire in modo limitato, alla quota di appartenenza al soggetto in questione, perché gli altri comproprietari non possono essere ritenuti colpevoli di debiti altrui.
Quindi buona operazione da fare, è quella di recarsi da un Giudice e valutare la possibilità di effettuare un frazionamento dell’immobile o della proprietà in questione. Così sarebbe solo la parte frazionata del debitore, ad essere coinvolta nell’esproprio.
Devi sapere che nella maggior parte dei casi però, frazionare una proprietà o un immobile non è semplice, possono insorgere molte difficoltà. Ad esempio è complicato dividere un appartamento di piccole dimensioni per ogni proprietario. Questo caso funziona se consideriamo interi palazzi con appartamenti, quindi proprietà di grandi dimensioni.
Un’alternativa potrebbe essere che i restanti comproprietari, possano riscattare la parte del debitore, così da far in modo che il debitore abbia un gruzzolo da applicare al suo debito.
O ancora si potrebbe tendere ad avvicinarsi all’idea di raggiungere un accordo del debitore in questione, con gli altri proprietari dell’immobile e con i creditori. Così da far in modo che si estingua il debito e la venga la fine della procedura esecutiva del pignoramento.
Mettiamo caso che le due alternative proposte nel paragrafo precedente, non vengano realizzate, quindi i proprietari ed il debitore non abbiano raggiunto un accordo con i creditori e gli altri proprietari non abbiano riscattato la parte del debitore.
L’immobile cointestato andrà all’asta? Per regola sì.
È dura da dire ma è così, per legge qualsiasi bene di proprietà o comproprietà di un debitore può essere rilevato ed espropriato. Il Giudice può decidere di mettere l’immobile all’asta.
Nel momento in cui la casa venga venduta all’asta i proprietari non debitori, verranno risarciti, quindi riceveranno una parte del ricavato, ma da come puoi immaginare non sarà la somma che si aspettano i proprietari non debitori.
Quindi se pensi che i comproprietari non debitori, ricevano la loro parte stabilita magari in principio tra loro, non sarà così, perché nelle aste giudiziarie si mettono in moto meccanismi che generano costi e soprattutto il calo del valore dell’immobile all’asta.
Soprattutto se si terranno più aste, ad ogni asta il valore della casa calerà almeno del 25%.
Quindi la casa con tutte le probabilità verrà venduta ad un prezzo irrisorio, per un immobile, con la conseguenza di non coprire né il debito del proprietario debitore e non risarcire nemmeno i proprietari non colpevoli di tali procedure.
Per capire meglio tale disfatta, vediamo un esempio concreto in numeri.
Facciamo che un immobile abbia il valore di 200.000 euro e fosse in comproprietà di due persone, con una quota pari al 50% di entrambi, quindi divisa in due proprietari a pari valore.
Se uno dei due proprietari incorre in una situazione debitoria e la casa va all’asta, viene aggiudicata ad esempio a 100.000 euro. La tua quota non sarà più di 100.000euro ma di 50.000 euro, un danno non indifferente per i proprietari non debitori.
Abbiamo visto i vari casi in cui una casa cointestata va all’asta e venga espropriata, oltre che le conseguenze per tutti i proprietari.
Le soluzioni adottate in questo articolo sono utili al 50%, ma non ti abbiamo parlato di una soluzione che porterà a termine le tue preoccupazioni una volta e per sempre.
La soluzione in questione è la rinuncia agli atti ed azzerare il debito, soprattutto in casi in cui la casa non è frazionata in varie parti e non ci sia la possibilità di rilevare la quota del debitore.
La soluzione comporta la negoziazione con i creditori per evitare che la casa vada all’asta, o preservare almeno il valore della quota dei proprietari non debitori. Se non si hanno le possibilità economiche per trattare con i creditori allora bisogna vendere la casa in comproprietà, così da non svalutare l’immobile e coprire il debito.
Qui entriamo in causa noi di Stralcio credito.
Acquisiremo la tua casa e copriremo il debito del proprietario debitore. Così da preservare la parte del comproprietario ed eliminare i pensieri negativi del debitore.
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