È possibile fare opposizione agli atti esecutivi immobiliari? La risposta a questa domanda sempre vista come un dogma, l’esporremo nel post seguente. Ecco tutti gli scenari.
Ci chiediamo spesso, soprattutto se nella vita siamo incorsi in atti esecutivi e quindi in pignoramenti immobiliari, se è possibile fare opposizione a tutto ciò e se fosse così, come farlo.
Nel post di oggi vogliamo dare risposta ad uno dei quesiti più richiesti dai nostri utenti, se fare opposizione ad un pignoramento della propria casa è possibile o meno e come farlo. Vedremo dunque di trattare nel dettaglio questo argomento, soffermandoci in modo particolare sui casi in cui l’opposizione alla procedura esecutiva può considerarsi realmente fondata.
Come sempre ti daremo in via finale, la soluzione definitiva al pignoramento dell’immobile, quindi all’atto esecutivo.
La prima domanda da porci a tale argomento è: qual è la differenza tra opposizione e sospensione di un pignoramento immobiliare?
Sono due procedure completamente differenti, da come puoi intuire, anche se la sospensione in molti casi potrebbe essere la conseguenza alla richiesta di opposizione all’atto esecutivo, inviata al Giudice di competenza.
Una domanda di sospensione non presuppone necessariamente, una contestazione della procedura esecutiva. Resta il fatto che il Giudice può stabilire che la procedura venga sospesa anche a seguito del deposito di un’opposizione al pignoramento da parte del debitore.
Quali sono quindi le ragioni per cui possiamo inviare al Giudice una richiesta di opposizione al pignoramento immobiliare?
Qual ora la tua casa fosse stata pignorata, esistono alcuni motivi o ragioni per cui puoi presentare una richiesta di opposizione al pignoramento.
Ovvio che i motivi di tale richiesta, sono davvero molto gravi e comunque presenti in pochi casi, ma vale lo stesso la pena elencarli. E sono i seguenti:
Solo in questi casi particolari, avresti tutte le ragioni per opporti alla procedura esecutiva. Ma da come puoi immaginare la natura di tali motivi, sono dati da errori gravi da parte delle istituzioni creditizie o da quelle giuridiche, con palesi errori nei tuoi confronti.
Quindi quando il pignoramento del tuo immobile è chiaramente infondato.
Un’altra possibilità è quella di contestare degli aspetti di natura formale quando si riscontrano degli errori nello svolgimento della procedura. In questo caso, si parla di opposizione agli atti esecutivi, che però in genere non consente di evitare la vendita della casa all’asta, ma casomai di ritardare lo svolgimento della procedura.
Nel caso di voler procedere per un’opposizione al pignoramento immobiliare, dovrai sapere che esistono due varianti.
Con la prima si può procedere quando la procedura di esecuzione non è ancora iniziata.
L’atto di precetto è infatti un’intimazione di pagamento che il debitore riceve prima che venga avviata l’esecuzione. Questo significa che, a questo stadio, il debitore ha ancora la possibilità di procedere al rimborso del debito entro un termine che non può essere inferiore a 10 giorni.
Se hai ricevuto l’atto di precetto e hai avuto modo di riscontrare delle irregolarità che giustifichino un’opposizione, puoi già procedere in questo senso tramite un atto di citazione, senza dover attendere che venga avviata la procedura di esecuzione.
Se invece la procedura di esecuzione è già in corso, allora dovrai optare per l’opposizione al pignoramento presentando un ricorso al Giudice dell’esecuzione.
Ma quali sono, a questo punto, i termini di un’opposizione al pignoramento immobiliare?
L’opposizione al pignoramento per legge, dev’essere sotto posta al Giudice prima che esso emetta l’ordinanza di vendita.
Questo è il documento contenente tutte le informazioni della vendita all’asta.
Il termine in questione, per l’opposizione agli atti esecutivi è di 20 giorni dalla notifica degli atti stessi.
Purtroppo se non si rientra nei gravi motivi elencati sopra per un’opposizione al pignoramento, difficilmente potrete vedere la vostra casa al sicuro. E ti diciamo che se arriva una notifica di pignoramento è davvero molto difficile che questo sia un errore.
Quindi la soluzione per salvare il proprio immobile dalla vendita all’asta, è quello della rinuncia agli atti.
Ne parliamo spesso, ma è l’unica soluzione disponibile.
Rinunciare agli atti significa non perdere tutto il valore della propria casa nelle aste giudiziarie, dove gli immobili svalutano tantissimo. Non perdere la tua casa per poche migliaia di euro, non potendo coprire il tuo debito.
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